Monday, August 25, 2008

"Bobby" Mc FERRIN : il vocalist che "suona" il suo corpo.

La vocalità del cantante statunitense Bobby Mc Ferrin, continuatore ed innovatore dell'antica tecnica jazzistica "scat", che per mezzo di una variazione di registri vocali, l'uso dell'onomatopeia, la pronuncia di sole sillabe, o frasi senza senso, riesce a produrre un flusso sonoro particolarmente impressionante. Anche ritmi e melodie, brani classici e salmi riprodotti con la sola voce, tamburellando il corpo, in esibizioni assolo o con altri strumentisti di fama internazionale. Pianista, compositore e direttore d'orchestra. Figlio di rinomati cantanti accademici, si è messo in luce dai primi anni '80 grazie ad una tecnica virtuosistica e spettacolare.

di Ettore Mosciano
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Bobby Mc Ferrin è un musicista completo che si è rivelato appieno negli anni ’80, quasi sempre da solo sulla scena. Egli canta a “cappella”(senza strumenti) canzoni popolari ed altre composizioni di musica classica e religiosa, con molti timbri di voce e con originalità, imitando i suoni degli strumenti musicali. Ciò facendo, egli ha reso tutti consapevoli di quante possibilità ha un corpo umano nel trovare nuove sonorità, indirizzando così la musica vocale verso ulteriori direzioni ed abituando il pubblico ad “avere nuove orecchie”.
I critici, in Germania, hanno detto di lui che è uno “Stimmwunder” (“Voce prodigio”), e non è difficile capire il perché. Vi è qualcosa di eccezionale, e di quasi sovrumano, nel ruolo e nella tecnica di cantante-jazz di Bobby Mc Ferrin. Egli “suona”, di volta in volta, come un merlo, un soprano d’opera, un bambino o una tromba be-bop. E’ un esecutore-attore ispirato. Per diversi anni, Mc Ferrin ha messo in atto una forma “dolce” di ascolto e partecipazione nell’imporvvisazione jazz, alla portata di tutti, spronato al momento da un’idea o da un capriccio, grazie al suo talento e alla sua esperienza. “Ipercinetico, cantante super-personaggio" - dice di lui il “Los Angeles Times” – "più che vocalizzi, Mc Ferrin esegue e produce musica. Vive di essa”.


Il CD "Circlesongs"



Senza dubbio è uno dei cantanti “a cappella” tra i più importanti del nostro tempo. Le sue ispirate creazioni sono ai confini delle nostre possibilità di comprensione.


“Con il suo fare, - scrive il giornale “A Cappella” - Mc Ferrin ci ha fatto capire che non vi sono confini. Non possiamo dirvi come si possa ottenere e far succedere ciò, ma possiamo darvi un’idea di ciò che egli ha fatto, aprendo la strada dell’unica band al mondo composta da un cantante solista-vocalista.

I genitori di Bobby, entrambi cantanti, hanno iniziato ad insegnare al loro figlio lo studio della teoria musicale quando aveva sei anni. Alle scuole superiori di Los Angeles, Bobby scelse il pianoforte, come suo primo strumento di studio. Nel 1977 - lui dice - "ho avuto una istigazione-visione che mi “invitava a cantare, cantare, cantare”. “A notte inoltrata stavo ascoltando un piacevole suono di tromba ed io cercavo di imitare questo suono con l’accompagnamento della voce.

Quando sono diventato un pianista, mi sono sempre ispirato all’improvvisazione in assolo del pianista Keith Jarrett. Così, ho cominciato anche a cantare da solo, sviluppando la mia tecnica, esplorando vie per produrre i suoni della mia mente”.







Completato gli studi, con profitto eccellente, Mc Ferrin fece tournée con le “Ice Follies”, una serie di bands pop, cabarets e troupes di danzatori.
Nel 1983, Mc Ferrin ha dato il suo primo concerto in assolo, ad Ashland, nell’Oregon. Da quelle due ore di concerto – dice Mc Ferrin – la mia strada ha “messo le ali” e, 50 concerti dopo, l’improvvisazione mi dà ancora grandissime possibilità ed il più grande piacere. Io non so mai, momento per momento, dove finirò; e qualche volta temo di morire. Con tutti i rischi, i nervi tesi, provo il massimo del piacere a stare in quella condizione”.
Nel marzo 1984, nel primo tour in Germania in cui ha cantato in assolo, in 7 esibizioni tra Sale Concerto e Teatri d’Opera, Mc Ferrin ha ricevuto molte ovazioni.
Alcuni momenti rappresentativi di questo tour si trovano registrati nel CD “The Voice”; e, tali momenti, sono stati sicuramente tra i migliori della vita di Mc Ferrin, come lui stesso ha avuto modo di dichiarare.
In breve tempo, dopo numerose partecipazioni nella “Compagnia di Preghiera di Garrison Keillor”, in cui era ospite di riguardo, ed in cui ha combinato il suo talento con quello di numerosi altri artisti, come i Manhattan Transfer, Herbie Hancock, Jon Hendriks e Robin Williams, Mc Ferrin divenne un affermato professionista.
Ha ricevuto numerosissimi premi ed ha avuto molti onori, tra i quali dieci Grammy Awards. E’stato diverse volte nelle classifiche discografiche più importanti negli USA.
Dopo il suo lavoro nella “Voicestra”, la sua orchestra vocale, Mc Ferrin è diventato direttore del “Saint Paul Chamber Orchestra” e poi, nel 1994, Presidente della stessa. Ha condotto numerose orchestre sinfoniche, incluse la "New Your Philharmonic”, la "Chicago Symphony", la "Cleveland Symphony", la "San Francisco Symphony" e la "London Philharmonic"
Nella sua discografia non vi sono solo esecuzioni, ma anche improvvisazioni, duetti con artisti internazionali come il violoncellista Yo-Yo Ma, con l'altrettanto famoso pianista Chick Corea, performance con la “Voicestra” (alcuni canti con i “Medicine Man”) e una collaborazione con “The Yellow Jackets”.















La vena creativa di Mc Ferrin non ha fine. Egli è in una costante avventura. Sta preparando un’opera con il Premio Pulitzer Tony Kushner, compositore musicista, per la San Francisco Opera.
“Amo cantare e amo anche qualche avventura” - dice –. “E’ come il grido di una nuova nascita; come una grande aquila che sta in te e, sulla cima di una montagna, si prepara a gettarsi in volo . Per me è la stessa cosa quando devo cantare, specialmente quando devo farlo “a cappella”, cioè senza l’accompagnamento di strumenti”.



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Thursday, August 14, 2008

VACANZE ROMANE a tempo di musica

Toccata & fuga

Canto e danza in percorsi notturni a sorpresa nelle più belle piazze del Centro di Roma (nei giorni 28 e 31 luglio/4, 11 e 14 agosto 2008).

(Cliccare sulle immagini per ingrandirle)











Nuova iniziativa del Comune di Roma nell'estate 2008 per i turisti. Una compagnia musicale itinerante composta da un quartetto d'archi, due pianisti, cantanti lirici e danzatori. Il percorso degli artisti si snoda tra le quattro piazze principali del centro storico: Piazza del Popolo, Piazza di Spagna, Piazza del Pantheon e Piazza Navona. Dalle ore 21 alle 24, in successione, ogni 45 minuti circa, gli artisti si esibiscono e si spostano nella piazza successiva. "Toccata e fuga", appunto.
Spettacoli gratuiti e molto suggestivi. Gran folla di presenti nei vari punti di sosta e di esibizione, gioia ed applausi.
Per molti, inconsapevoli del programma, una piacevole inaspettata sopresa, richiamati dai suoni e dalle conosciute romanze di opere ed operette. Esibizioni alla base della Fontana dei Quattro Leoni in Piazza del Popolo. La scalinata di Piazza di Spagna completamente occupata dagli ascoltatori. Il proscenio in basso, accanto alla fontana della "Barcaccia", i cantanti rivolti alla scalinata di Trinità dei Monti. Danzatori in movimento sulla prima parte della scalinata in basso. Richiami d'opera da "Tosca", "Il Barbiere di Siviglia", "Carmen", "La Traviata", "Vedova allegra" con le voci del baritono Marco Santoro, del tenore Fabio Andreotti, del soprano Olga Adarmovich e del mezzo soprano Faderica Proietti, tutti sorprendenti per chiarezza vocale e potenza, recitazione e concentrazione ; un medley da Gershwin per i bravi pianisti Sergio Oliva e Sergio La Stella, solisti in "Rapsodia in blu", "Un americano a Parigi", "Porgy & Bess", ma altrettanto intensi e significativi nell'accompagnare i cantanti ed il balletto; quartetto d'archi con Shalon Buder ed Emanuelle Thomasson ai violini, Antonio Cauteruccio alla viola e Fabio Fagioli al violoncello in "Danza Polovesiana" di Borodin, "Humoresque" di Dvorak, "Il Padrino" di N. Rota, "Someone to watch over me" di Ghershwin, "Smile" di C. Chaplin, "Tango" di I. Albeniz, "Intermezzo" di Mascagni ed altro; il balletto in "Carmen Suite" del coreografo Manuel Parrucini.
Interpreti tutti ben preparati, di alta professionalità, generosi nel prestarsi a partecipare ad una programma sperimentale e singolare.

"Colori della notte. Nel programma turistico di questo scorcio d'estate è previsto un regalo, una sorpresa per chi sceglie come meta d'agosto la Capitale" (...) "Una festa tutta romana che, in collaborazione con il Teatro dell'Opera di Roma, permetterà, a chi lo vorrà, di tornare nel proprio Paese portando negli occhi e nel cuore un ricordo ancor più bello di Roma", scrive in programma il Sen. Mauro Cutrufo, vicesindaco di Roma.

(Ettore Mosciàno)




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